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ART-icoli“A cuor leggero…” una metafora sulla leggerezza

“A cuor leggero…” una metafora sulla leggerezza

Ho voluto con questo lavoro rappresentare un oggetto che non ha nessuna utilità pratica, che, in fondo, come tutta l’arte, non serve a nulla.

È troppo fragile per riposarci sopra e troppo duro e rigido per fare da cuscino.

Ci si chiederà perché l’autore ha pensato a un oggetto sospeso sulle molle. Questo lavoro è una metafora sulla leggerezza. Attraverso esso voglio far pensare a qualcosa che è sospeso sull’aria, che esprima la leggerezza.

Questa leggerezza mi fa pensare alla nostra epoca storica, dove tutto è estremamente frivolo, leggero, passeggero, vuoto e superficiale come quelle bellissime ragazze che si vedono sfilare sulle passerelle dell’alta moda. È un’epoca in cui le donne per sentirsi meglio, al posto di andare dallo psicologo, vanno dal parrucchiere. È un’epoca dominata dalla fretta, dalla velocità, compagne ideali della superficialità. Sì, perché, se andiamo sempre di corsa, ci rimane poco tempo per pensare e quindi le riflessioni le lasciamo ai filosofi, ai pensatori o agli artisti come me.

Ma, “A cuor leggero…” può significare anche “serenamente”, cioè fare le cose con serenità, senza prendersela, senza farsi turbare dagli eventi, sorvolando sulle difficoltà che nella vita si possono incontrare. Questo è, in fondo, un atteggiamento molto positivo.

La leggerezza è poi il contrario della pesantezza. In arte, la leggerezza è quella qualità che ci ricorda le nuvole del cielo, che ci fa pensare a qualcosa di immateriale, di divino.

Con le ali del nostro pensiero (del pensiero creativo), noi possiamo sognare di volare, di essere leggeri, immateriali. Il nucleo centrale del pensiero dell’artista ruota sempre attorno a questo sogno, nato fin dal principio con il primo artista-uomo: il sogno di volare, di librarsi nel cielo come fanno gli uccelli, come creature libere, senza vincoli né legami. Questo sogno ricorre spesso in ognuno di noi, sia nella veglia che durante il sonno.

Questo lavoro, catturando l’attenzione dello spettatore, anche se per un attimo, consente di distogliere la mente dai brutti pensieri, facendo in modo che questa si concentri su un pensiero riposante: il pensiero creativo.

Ciò fa in modo che questo oggetto diventi rassicurante, tranquillizzante e quindi abbia su di noi un effetto rilassante, di riposo e di quiete. La sua prima funzione (quella di far riposare), anche se in forma alquanto originale, la assolve.

Francesco 1-3-2018

L’opera è stata realizzata presso le Botteghe d’Arte del MAPP, nell’ambito di un workshop con l’artista Pino Deodato, ed è stata esposta a MiArt 2018.

www.mapp-arca.it

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