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ART-icoliLa casa, le fondamenta e il tetto

La casa, le fondamenta e il tetto

Questa volta, per illustrare il mio pensiero, mi servirò della citazione di un aforisma di Isaac  Asimov. L’autore dice: “Un uomo saggio non costruisce una casa partendo dal tetto”. Mi trovo perfettamente d’accordo con questa affermazione.       Prima di apprendere l’arte dello scrivere tutti noi impariamo a riportare sulla carta le parole (gli elementi che formano in discorso); prima ancora le sillabe con cui queste si articolano; in un tempo ancora precedente le lettere dell’alfabeto. Prima delle lettere emettiamo grida o suoni. Questo è il percorso che seguiamo nell’apprendimento della lingua, fatto però a ritroso. Quando scriviamo articoliamo le parole mettendole in relazione tra loro, esse formano frasi che hanno senso compiuto. Il percorso linguistico di apprendimento va dal semplice al complicato. Non si procede a ritroso. Questo non fa che confermare quanto dice (come ho voluto riportare all’inizio di questo articolo) Asimov. “Un uomo saggio non costruisce una casa partendo dal tetto”, ma (io vi aggiungerei) dalle fondamenta. Il discorso fatto per la lingua è valido anche per l’apprendimento della matematica. Da piccoli impariamo a fare i primi conti, da adolescenti a risolvere problemi più complessi attraverso formule ed equazioni. Solo da adulti ci viene insegnato come tradurre nella pratica quanto, fino a quel momento, abbiamo studiato nella teoria.

Anche per la musica vale un discorso simile. Un musicista non inizierà a studiare subito Composizione, ma vi arriverà per gradi. Prima darà l’esame di Teoria e Solfeggio, poi quello di strumento, quindi l’esame di Storia della musica, fino ad arrivare allo studio dell’Armonia e quindi delle regole che stanno alla base della Composizione. Ma prima di giungere a comporre un brano musicale un musicista dovrà attendere ancora diversi anni. Quindi il percorso e le tappe dell’apprendimento vanno dal semplice (o elementare) al complesso. Non avviene il percorso inverso. Le fondamenta occorrono, sono le basi su cui si fonda qualsiasi tipo di conoscenza e solo su queste basi è possibile costruire. Stabilito ciò, volevo parlare proprio di un fatto relativo alle nostre abilità.

Si dà per scontato che, una volta apprese le basi di qualsiasi disciplina, scienza o arte che sia, il resto venga da sé, quasi un maniera automatica. Cioè, una volta imparato l’ABC dell’italiano verrà da sé il parlare correttamente la lingua. Ma allora, perché ho difficoltà nel fare qualcosa che una persona normale esegue senza batter ciglio, quando invece mi risulta agevole fare un disegno o una scultura che richiedono più tempo, applicazione o studio? Perché mi risultano difficili le operazioni quotidiane quando, nello spazio di breve tempo o comunque a volte con sorprendente facilità, mi riescono opere che metterebbero chiunque in serie difficoltà? Se riesco a fare le cose complicate, non dovrebbe risultarmi più semplice fare le cose semplici? Fare la spesa al supermercato, fare di conto, sistemare le bollette, come mai sono per me cose così difficili? E come posso fare cose avanzate se mancano i gradini per poterci arrivare? Una cosa è certa: i conti mi portano via tempo, le bollette anche, ma, inspiegabilmente, i miei lavori sono di una portata superiore rispetto alle singole operazioni quotidiane.

Fare la spesa, scegliere gli alimenti, ordinare, fare le pulizie saranno cose che fanno tutti, ma mi creano seri problemi. Cosa significa ciò? Che mancano le fondamenta? Che sto costruendo un edificio partendo dal tetto e non dalla base?     Non trovo risposte a questi interrogativi.
Francesco

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