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ART-icoliVita di Caspar David Friedrich

Vita di Caspar David Friedrich

Nasce nel 1774 a Greifswald in Germania.

Studia all’accademia di Copenhagen, dove apprende a disegnare e a sfumare delicatamente i colori.

Nel 1798 si trasferisce a Dresda, dove si risiede fino al 1840, anno della morte.

È considerato uno dei principali esponenti della pittura romantica. Secondo questo pittore la natura è concepita come una manifestazione del divino.

Le sue opere sono realizzate con la tecnica dell’olio su tela; l’artista non dipingeva all’aperto ma al chiuso nel suo studio prendendo ispirazione dai suoi ricordi e dalla sua immaginazione. I paesaggi, protagonisti delle sue opere, sono stilizzati e i soggetti prediletti sono i cimiteri, le foreste, i ruderi, le croci, la tempesta, l’alba, i tramonti e la nebbia.

Nei dipinti prevale complessivamente un senso di malinconia e di solitudine dovuto anche alla sua esperienza: infatti, nella sua giovinezza aveva avuto dei lutti familiari e il suo debutto in campo artistico era stato difficoltoso. Soffriva di depressione e questo malessere è visibile nei quadri.

Ha una visione pessimistica della vita.

 

Opere

 

“ Viandante sul mare di nebbia” (1814) raffigura una figura di spalle che contempla un paesaggio montano. L’uomo è vestito con abiti dell’epoca ed è solo, immerso in un ambiente che lo circonda privo di vegetazione, freddo e inospitale. Ha capelli rossi e impugna un bastone da passeggio. Il punto di vista elevato favorisce il coinvolgimento dell’osservatore.

“Le bianche scogliere di Rugen” (1818)

Nel dipinto vediamo un uomo e una donna affacciarsi sull’orlo di un precipizio. Il profondo burrone è incorniciato da faggi in controluce, che con le loro fronde coprono la parte superiore del cielo luminoso.

La donna vestita di rosso potrebbe essere la Carità, l’uomo al centro con il suo mantello blu la personificazione della Fede, quello a destra del quadro la Speranza (forse il pittore stesso per via del copricapo con il quale era solito raffigurarsi).

La pianta d’edera ai piedi della donna allude all’immortalità dell’anima.

“Un uomo e una donna davanti alla luna” (1820)

C’è un paesaggio boscoso (spoglio sulla destra, verdeggiante a sinistra) con due alberi in mezzo ai quali compaiono due figure di spalle (un uomo e una donna). Il pittore impiega soprattutto dei colori freddi e sono evidenti le linee curve e l’uso del chiaroscuro. Mostra una visione pessimistica della vita.

Luca Baule.                           1-4-2020

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